Caro genitore, questa è la lettera che vorrei poterti scrivere…
Perché bisogna dare dei nomi a parti della vita? Perché cercare di spiegarla? Perché dire quando si entra in cosa? Non ha senso! Non è che in un preciso momento della vita si cresce di trenta centimetri, si inizia a litigare con i genitori, si comincia ad uscire la sera al cinema oppure ci si sente più grandi! Succede tutto molto lentamente e sicuramente la vita di un/a ragazzo/a non è uguale a quella dei compagni di classe! Perché NESSUNO può essere uguale a qualcun altro. E’un momento difficile, nel quale parlare è doloroso, ma allo stesso momento bisogna avere un sostegno, ma silenzioso, sapere che c’è, ma senza ricever parola.