A scuola senza banchi: le classi prime a Sores

Val di Non

Il 13 maggio 2024 siamo partiti per un’uscita di due giorni in Val di Non. È stata un’occasione per stare insieme, conoscerci e fare nuove esperienze emozionanti.

La prima visita è stata quella a castel Valer, un castello che è stato abitato fino al 2021 da una famiglia di  nobili che ha vissuto lì per ben 26 generazioni e per un totale di seicento anni. Abbiamo potuto visitare il castello perché è stato acquistato da poco dalla Provincia Autonoma di Trento.

Alla fine della visita abbiamo preso il pullman che ci ha portati al  Rifugio Sores dove abbiamo mangiato e giocato insieme. Subito dopo la pausa pranzo ci siamo cambiati nelle nostre stanze e siamo andati al Sores Park. Armati di caschetti, ventine, moschettoni e zipline ci buttati in questa avventura sotto la pioggia. Fradici e stanchi, ma felicissimi, abbiamo fatto una doccia calda per poi andare a incontrare l’apicoltore appassionato delle impollinatrici che ci ha svelato i segreti sul mondo delle api.

Dopo la fine di questo incontro con una fame pazzesca siamo entrati nella sala cena dove abbiamo mangiato un ottimo pasto. Abbiamo avvistato il falconiere che aspettava che finissimo di mangiare per farci vedere i suoi maestosi falchi. Finito di mangiare siamo andati nella sala ricreativa dove c’era il falconiere con i falchi che ci ha spiegato il mondo fantastico dei falchi e ci ha dato la possibilità di farceli accarezzare e tenerli sul braccio con un guanto fatto apposta. Finito il tutto ci siamo diretti nelle camerate: abbiamo messo il pigiama e siamo andati in giro per le stanze dei compagni con cui abbiamo scherzato e riso tanto. Dopo il divertimento dovevamo andare a dormire quindi ci siamo messi a letto, stanchi e felici per la giornata trascorsa.

Il secondo giorno, dopo aver fatto una colazione nutriente, ci siamo diretti al monastero di San Romedio. Questo antico luogo prende il nome dall’eremita che cavalcò un orso fino a Trento per ricevere la benedizione da San Vigilio. Nel recinto del monastero abbiamo potuto vedere infatti un orso in carne e ossa, che però per molti anni aveva vissuto in una gabbia molto angusta e continuava quindi a girare su se stesso. 

All’interno dell’eremo c’erano 120 scalini che portavano ad una cappella dove sono conservate le reliquie del santo e la grotta in cui era vissuto.

Dopo aver mangiato un panino ci siamo diretti al paese di Fondo dove, armati di casco e ventina, siamo scesi lungo la gola del rio Sass, detto anche “l’Orrido”. E’ stato emozionante percorrere le passerelle sospese nel canyon immersi nei suoni della natura… ad un certo punto siamo arrivati ad un posto che sembrava la giungla di jumanji!!!

Stanchi ma soddisfatti anche della seconda giornata di gita, siamo tornati al pullman che ci ha riportati a Cavedine.

E’ stata un’esperienza magnifica e speriamo che i nostri insegnanti decidano di organizzare ancora una gita con i nostri compagni…

Alexander e Andrew per le classi prime della SSPG di Cavedine