Il violino della memoria

Come ogni anno la scuola di Dro, il Comune e la biblioteca hanno organizzato degli eventi per celebrare il “Giorno della Memoria”, cioè il giorno in cui si ricordano le vittime della Shoah.
Venerdì 26 gennaio, nel pomeriggio, tutte le classi prime della scuola media sono andate in biblioteca per assistere ad un evento particolare: ascoltare la musica ebraica suonata con un violino speciale da Alessandra Sonia Romano e conoscere la storia del violino e della sua proprietaria Eva Maria Levy.
E’ una storia drammatica e commovente.
Eva Maria Levy, suo fratello Enzo e la loro mamma erano ebrei e vennero deportati a Auschwitz nel 1943.
Eva Maria si portò anche l’oggetto che le stava più a cuore cioè il suo violino. Suonando il violino poteva consolarsi e scacciare via un po’ delle sue paure. Venne separata dal fratello e dalla mamma e grazie alla sua bravura la inserirono nell’orchestra
femminile del campo di concentramento. L’appartenenza all’orchestra le permetteva di avere qualche privilegio come un
pezzo di pane in più per il pranzo. Un giorno il fratello Enzo riuscì a disegnare su un foglietto alcune note musicali e, tra le note, scrisse il suo numero di matricola del campo di concentramento cioè 168007; sul foglietto scrisse anche “DER MUSIK MACHT FREI”.
Il foglietto venne portato da una persona a Eva Maria che lo lesse e lo nascose dentro il suo violino. In questo modo aveva
scoperto che suo fratello era ancora vivo. Un brutto giorno Eva Maria trovò il suo violino rotto e per
questo motivo non poteva più far parte dell’orchestra.
Per lei questo fu un grande dolore.

Come tutte le altre donne doveva ora svolgere lavori pesanti e non riuscì a sopravvivere alla vita del campo di
concentramento.
Il fratello dopo la liberazione da Auschwitz, che avvenne il 27 gennaio del 1945, scoprì che Eva Maria era morta ma recuperò
il violino rotto.
Quando tornò a casa lo portò da un liutaio per farlo restaurare. Non tornò più a riprenderlo perché Enzo, per il grande dolore,
si suicidò.
Il violino venne acquistato a Torino da Carlo Alberto Carutti, appassionato di violini antichi che riuscì a ricostruire la storia
della famiglia Levy.
Adesso il violino è affidato ad Alessandra Sonia Romano che lo suona con molta passione e in questo modo fa conoscere a
tanti ragazzi la storia dello strumento e di Eva Maria. E’ stato emozionante ascoltare le parole di Alessandra ma soprattutto le note che uscivano dallo stesso violino suonato da Eva Maria.
Anche questo incontro ci aiuta a NON DIMENTICARE.

La giornalista della 1D – Cazzaniga M.

foto di gruppo

foto diEva Maria Levy fotografia di Alessandra Sonia Romano

Eva Maria Levy           Alessandra Sonia Romano

immagine violino violinisti

Il violino                       I violinisti