“Le stagioni della riserva”: le classi prime alle Marocche

Il giorno venerdì 29 ottobre alle 7:50 siamo partiti dalla scuola con la 1C. La guida che dovevamo incontrare ci stava aspettando all’ inizio della ciclabile. Le prof ci avevano fornito una carta geografica e quando incontrammo la guida egli ci spiegò come usarla.

Abbiamo continuato il nostro cammino nei sentieri sterrati e dopo più o meno 10 minuti siamo arrivati ad un lago artificiale dove abbiamo scattato alcune foto, siamo poi arrivati alle Marocche, dove abbiamo fatto merenda e disegnato il paesaggio autunnale per arte. Poi ci siamo spostati su un altro sasso per vedere la scarsa vegetazione in quel posto, infatti un pino di 80 anni era alto solo 1 metro e mezzo perché le rocce gli hanno impedito di nutrirsi bene. La guida ci ha fatto vedere come calcolare l’età di un albero senza ucciderlo, ha preso un oggetto che può  estrarre una porzione di tronco per contare gli anni. Poi ci siamo fermati di nuovo, ma secondo voi dove? Su un sasso! Tanto per cambiare, in quel momento ci hanno consegnato una pipetta con all’interno una sostanza, abbiamo scoperto che quell’acido sulla roccia calcarea formava una schiuma tipo la schiuma che si forma quando si versa la Coca Cola e invece sulla selce non reagisce. Siamo passati anche al Laghi Soli, un laghetto nascosto nelle Marocche, tutto ricoperto di canne e il giardino che lo circonda era curato e meraviglioso. Mentre camminavamo ho trovato un pezzo di selce e ho cercato di accendere un fuoco e per pochissimo non ho bruciato tutta la vegetazione che mi circondava.  E dopo 12 ore, ops intendevo 1 ora siamo arrivati al lago Bagattoli. La guida ci ha salutato e ci ha lasciato mangiare il nostro cibo che dopo tutti quei chilometri era il doppio più buono. Ovviamente siamo tornati a scuola stanchi ma felici di aver saltato un giorno di lezioni, ma comunque abbiamo imparato tantissime cose perchè la gita è stata istruttiva.

 

Scritto da Elia, giornalista della classe 1D SSPG Dro