Riportiamo la lettera al direttore del quotidiano L’Adige, pubblicata lo scorso 18 ottobre 2020, scritta dal nostro compagno Sebastian.
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Spettabile Direttore,
sono un alunno della scuola media di Dro. Abitando a Pietramurata usufruisco del servizio di trasporto scolastico e come me ci sono altri 44 aventi diritto.Â
Il martedì e il giovedì non avendo lezione il pomeriggio torniamo a casa con un veicolo a mio parere INADEGUATO, io ho già segnalato la cosa nelle sedi opportune, ma nulla è cambiato.
Il numero degli abbonati supera il limite consentito dal veicolo, poiché la targa apposta all’interno del mezzo riporta un numero di posti pari a 45, autista compreso.Â
Il mezzo ha dimensioni molto più ridotte rispetto ad una normale corriera, sia in larghezza sia in lunghezza. Le file dei sedili sono così disposte: a destra del corridoio centrale di sono due file di posti, a sinistra altre tre file e poi in fondo ci sono sei posti. E’ evidente che i sedili in dotazione sono molto più piccoli di quelli normali, visto che ci devono stare sei persone sedute una a fianco all’altra. I ragazzi delle medie non sono piccoli come i bambini della scuola dell’infanzia. Io ad esempio sono alto un metro e ottantacinque e in quei posti riesco a starci solo rannicchiato, inoltre ognuno di noi ha uno zaino di notevoli dimensioni. In queste condizioni c’è da augurarsi che non accada mai niente perché così ammassati è pericoloso viaggiare.
La situazione è particolarmente problematica alla luce della pandemia in corso. La scuola mette in atto una serie di regole per favorire il distanziamento interpersonale e noi cerchiamo di rispettarle con impegno, ma poi ci troviamo a viaggiare schiacciati come sardine su un mezzo del tutto inadeguato a questo servizio. Se uno di noi dovesse essere positivo, il contagio potrebbe diffondersi più facilmente.
Per concludere vorrei sottolineare ciò che sta a cuore a me e anche ai miei compagni: che la scuola rimanga aperta. Forse non siamo tutti amanti dello studio, ma i lunghi mesi del lockdown sono stati molto difficili e abbiamo scoperto quanto siano preziose la scuola e le relazioni reali.
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Scritto da Sebastian, classe 3A SSPG Dro
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