Costruiamo la pila di Volta

I docenti di scienze della nostra scuola hanno ideato un laboratorio dal nome “Costruiamo la pila di Volta” rivolto alle classi terze. Lo scopo era quello di confrontare la modalità di trasmissione di energia elettrica nella pila, che avviene sotto forma d’impulsi elettrici, con quella che avviene per il passaggio delle informazioni nervose all’interno dei neuroni, lungo l’assone. La pila di Volta fu il primo generatore statico di energia elettrica. Il materiale utilizzato per l’esperimento consisteva in un becher, dell’aceto, del sale fino, un cucchiaino, otto monete di rame da cinque centesimi, della carta assorbente, una gomma da cancellare, una matita, della carta, dei fogli di alluminio, dell’acqua, delle forbici e dei piccoli led. Abbiamo costruito un conduttore di elettricità impilando una monetina ripulita da cinque centesimi, un dischetto di carta impregnato d’acqua arricchita di cloruro di sodio (sale da cucina) e uno strato di alluminio. Al termine della costruzione la cosa importante era verificare che i diversi strati di carta e quelli di alluminio non si toccassero tra loro. Abbiamo ripetuto l’operazione finendo il materiale a disposizione e completando la struttura della pila. Poi abbiamo collegato i trasmettitori del led sulla pila, assicurandoci che il polo positivo della pila e quello negativo aderissero alle rispettive cariche. Di conseguenza il conduttore di energia (la pila) ha trasmesso ai poli del led l’impulso elettrico che lo ha fatto accendere. Abbiamo dimostrato che nei conduttori di elettricità, cariche positive e cariche negative, trasmettono un impulso elettrico che permette ai led di funzionare. Così come le sinapsi elettriche del nostro cervello permettono il passaggio diretto dell’impulso nervoso da una cellula nervosa (i neuroni) all’altra.

Scritto da Sheridan e Alice, giornaliste della classe 3C SSPG Dro