Uscita didattica al Duomo di Trento

Lunedì undici ottobre, un giorno soleggiato, siamo andati a visitare il Duomo di Trento. Prima di partire ci siamo ritrovati a scuola, per aspettare il pulmino con il maestro Luca e la maestra Marisa. 

Eravamo agitati per la nostra prima uscita didattica dell’anno, dopo tanto tempo per colpa del Covid. 

Appena raggiunta la stazione ci siamo avviati verso il museo Diocesano camminando per un piccolo pezzettino di strada in cui abbiamo chiacchierato e in soli dieci minuti siamo arrivati dalla guida, una signora esperta della città. Si chiamava Sara era molto brava, carina e simpatica.

Il primo laboratorio l’abbiamo svolto la mattina ed era all’esterno. Sara ci ha spiegato l’architettura della chiesa nel dettaglio ed in particolare le statue raffiguranti leoni, grifoni e i due rosoni. Uno si trova in piazza Duomo e rappresenta la “ruota della fortuna”. Al centro del rosone si trova la statua della “fortuna” da dove partono dodici braccia che finiscono con dei petali. Questi petali indicano le ore del giorno o i mesi dell’anno. La fortuna al centro muove i dodici petali cioè il destino degli uomini scolpiti nella parte più esterna del rosone. Gli uomini sono degli schiavi con la testa in giù mentre solo uno, quello in alto al rosone con la testa girata in su, per indicare la massima felicità, brinda con due coppe. L’altro rosone, invece, è in via G. Verdi e raffigura un fiore. Infine la guida ci ha spiegato cosa sono i “Gargolla”, cioè la parte terminale dei canali di scolo dell’acqua che escono dai tetti di molte chiese spesso decorate da creature mostruose dette “Gargoyle”.

Successivamente siamo entrati per vedere l’interno, era molto silenzioso, alzando gli occhi si vedevano dei candelabri scendere dal soffitto, davanti a noi invece c’erano delle bellissime navate. La navata centrale era la più bella. C’era un tappeto rosso che conduceva all’altare, che è la parte più importante della chiesa, dove si trova il pulpito, che è usato dal sacerdote per recitare le preghiere o dire le benedizioni. Purtroppo non abbiamo potuto vedere l’altare perché stavano facendo delle ristrutturazioni, però abbiamo osservato le reliquie di S. Vigilio, il patrono della città.

Verso mezzogiorno siamo andati a mangiare al Seminario. Durante il tragitto ci siamo fermati in una libreria di Trento per consultare alcuni libri.

Dopo pranzo siamo tornati in piazza Duomo dove abbiamo rivisto la guida per il secondo laboratorio. Questa volta dovevamo andare a “caccia” di statue di animali disseminati fuori e dentro la chiesa. Poi ci ha accompagnati in un’aula lì vicino per vedere un video molto interessante e bello che parlava della trasformazione del Duomo. Alla fine come compito abbiamo creato il nostro “mostro mangia paure”. L’abbiamo composto con un sacchetto di carta nel quale dovevamo infilarci le nostre paure, un cartoncino e la colla. Quando tutti i mostri erano completati dovevamo scegliere su quale sfondo sistemarlo.  

Al termine dell’esperienza abbiamo ripreso la corriera e siamo tornati a Cavedine dove ci aspettavano, in piazza, i nostri genitori.

Ci è piaciuto molto visitare il Duomo perché abbiamo imparato che questa chiesa è stata costruita solo in parte, manca infatti un campanile, e che circa un secolo fa ci abitavano i romani. Speriamo di ritornarci ancora con la scuola o con le nostre famiglie.

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Classe quinta SP Cavedine