Un’esperienza da non dimenticare

Nelle ore di venerdì pomeriggio non abbiamo studiato le solite cose in classe, ma siamo andati in mansarda a lavorare con la maestra Alice, che ci insegna matematica e scienze, con l’insegnante Stefania, che fa parte dell’associazione Cieffe (CF) e aiuta gli alunni di madrelingua non italiana. Abbiamo fatto un esercizio tranquillizzante cioè: ci siamo sdraiati su un foglio bello grande, che ognuno di noi aveva, poi abbiamo chiuso gli occhi, ci siamo rilassati e abbiamo lasciato andare il nostro corpo cercando di comunicare con esso.

Mentre eravamo sempre adagiati sul cartellone, la maestra ci ha detto di pensare a un momento bello che abbiamo vissuto e ha suggerito di metterci, più o meno, in una posizione che lo rappresentasse, nel frattempo le insegnanti usavano il pennarello per ripassare la sagoma del nostro corpo, poi abbiamo colorato all’interno del nostro “disegno”. La cosa che mi è piaciuta di più è stato spiegare ai miei compagni cosa rappresentasse il mio lavoro. Io, di solito, sono più brava a esprimere le mie emozioni scrivendo e meno parlando, ma con questa attività ho capito che riesco a relazionare di più con le mie amiche e a capirle meglio. Questa è una delle esperienze che non dimenticherò mai, soprattutto ringrazio le maestre Stefania e Alice per averci fatto capire che comunicare con gli altri, raccontare dei propri vissuti è una cosa veramente bella, che non tutti riescono a fare. In più ho scoperto che sono diventata molto brava a scrivere anche i racconti personali.

Ajlin, alunna della classe quinta, scuola primaria di Sarche.

Guardate alcune sagome dei nostri corpi. 

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