Regaliamo un sorriso

Siamo gli alunni della classe 5 B della Scuola Primaria Vezzano.

Lo scorso anno scolastico, durante la didattica a distanza, la mamma di un nostro compagno di classe, che lavora nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Trento, aveva raccontato alle nostre insegnanti della situazione dei pazienti, che dopo il loro risveglio chiedevano, come prima cosa, di sentire e vedere i loro cari. 

Così, seguendo la proposta di Sonia e delle nostre insegnanti abbiamo raccolto dei soldi per comprare una scheda telefonica da utilizzare nel reparto per permettere agli ammalati di comunicare con i loro familiari.

Lo scopo di questa idea era regalare dei momenti felici ai pazienti ricoverati nel reparto covid, ed è quello che è successo; il giorno di Pasqua è stata fatta la prima videochiamata. 

In seguito abbiamo ricevuto un video con i ringraziamenti del personale del reparto e un messaggio inviato dai familiari dei pazienti e ne siamo stati molto felici. 

Purtroppo anche in questi mesi i pazienti ricoverati sono numerosi e così abbiamo pensato di proseguire con il nostro progetto “ Regaliamo un sorriso” e su consiglio di Sonia abbiamo comperato dei tavolini da letto che sono stati abbelliti con i nostri disegni.

In questo modo abbiamo contribuito a portare un po’ di colore e felicità agli ammalati e questo nostro gesto contribuirà a risollevare l’umore dei pazienti aiutandoli a guarire più in fretta.

Vogliamo ringrazia Sonia per averci coinvolti in questa bella iniziativa, abbiamo capito che con un piccolo gesto è possibile fare grandi cose. 

La mamma di Francesco ci ha detto che porterà i tavolini in reparto il giorno di Natale, questo sarà il nostro regalo !

 

Alunni ed insegnanti della classe 5B – Scuola Primaria di Vezzano

 

Uno stralcio dall’articolo di un quotidiano:

Coronavirus, medici e infermieri di rianimazione e anestesia: ”Grazie a chi ci ha permesso di sorridere quando la fatica sembrava avere la meglio”

E’ una lettera di ringraziamento a tutte le persone che nei giorni più difficili contro il coronavirus hanno saputo far sentire la propria vicinanza ai medici e agli infermieri dell’ospedale Santa Chiara. Grazie anche ai quei straordinari bambini di quarta elementare che con i loro risparmi hanno hanno permesso ai malati, nel giorno di Pasqua, di sentire i propri cari.