Un giorno in politica: visita smart al consiglio provinciale

Abbiamo trascorso un pomeriggio particolare, lunedì 5 ottobre 2020, noi ragazzi della V A della Scuola Primaria di Vezzano: abbiamo partecipato ad una visita smart sul Consiglio Provinciale di Trento. In quest’anno particolare non è stato possibile visitare personalmente i palazzi della Regione e della Provincia, come invece poteva succedere gli anni scorsi. Nonostante questo, grazie all’inventiva degli esperti che ci hanno raggiunto a scuola, abbiamo potuto incontrare il Presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder e visitare “in diretta” la sala Depero del Palazzo della Provincia. 

Così, in classe, abbiamo incontrato Anna Eccher e Rodolfo Ropelato che ci hanno parlato della storia del Trentino Alto Adige e ci hanno spiegato perché la nostra è una regione autonoma a statuto speciale, dove si approvano delle leggi provinciali e si amministra in modo responsabile il denaro che viene assegnato. Ci è stato poi detto che l’autonomia della nostra regione è nata grazie all’impegno del grande politico Alcide Degasperi che abbiamo iniziato a conoscere lo scorso anno, quando abbiamo parlato della nostra Costituzione.

L’attività ha avuto inizio con un video che ci ha aiutato a capire il funzionamento del Consiglio Provinciale e poi c’è stata la sorpresa: ci siamo collegati con il Presidente Walter Kaswalder. Eravamo emozionati di poter parlare con una persona così importante e, per l’occasione, avevamo pronte delle domande da rivolgergli. Così, abbiamo saputo dal Presidente che ha deciso di impegnarsi in politica perché desiderava aiutare i cittadini, fin dagli anni in cui venne eletto sindaco a Vigolo Vattaro. Walter Kaswalder ci ha poi spiegato di che cosa si occupa il Consiglio Provinciale; molte sono le scelte che deve prendere nell’ambito della scuola, della sanità, dei servizi ai cittadini. Le proposte vengono discusse dai consiglieri e le decisioni vengono prese a maggioranza, talvolta con il voto palese, talvolta con il voto segreto, come accade anche da noi a scuola. Quando abbiamo parlato di ambiente e dei problemi che la nostra terra sta attraversando, il Presidente ci ha detto che la salvaguardia del pianeta deve essere una priorità e che ognuno di noi deve però fare la propria parte, anche con piccoli gesti. Ce lo ricorda anche Fiorella Mannoia in una sua canzone: “È una regola che cambia tutto l’universo (…) chi lotta per qualcosa non sarà mai perso”.

C’è stato anche il tempo per rivolgere al Presidente delle domande più simpatiche e leggere. Abbiamo scoperto che gli piace sciare, che tifa la squadra dell’Inter, che mangia volentieri gli spaghetti al pomodoro e che il suo cognome ha origini austro-ungariche.

Salutato il Presidente, la signora Anna ci ha parlato del palazzo della Provincia di piazza Dante a Trento che, da albergo, fu, col tempo, tramutato nel Palazzo della Provincia. Al suo interno si trova la famosissima sala Depero che il pittore trentino Fortunato Depero decorò dal 1953 al 1960, con pannelli dipinti, decorazioni ed arredi. A questo punto, Valentina Dolcini, collegata con noi, ci ha accompagnati alla scoperta di queste bellezze, mostrando le opere presenti nella sala. 

L’artista dipinse nove pannelli raccontando le bellezze e le particolarità del nostro territorio. Anna e Rodolfo ci hanno aiutato ad osservare i dipinti che rappresentano: una centrale idroelettrica, il lavoro nei campi, la rocca di Riva del Garda, il Duomo di Trento, San Vigilio e San Romedio, la flora alpina, delle sciatrici, i laghi, il ricordo dei caduti in guerra e la campana di Rovereto. Le porte della sala sono intarsiate con dei simboli che richiamano i temi dei pannelli, come ad esempio le torri stilizzate e i cristalli di neve. Nella sala si trovano anche degli stemmi raffiguranti le città di Rovereto, Trento, Ala, Riva del Garda, Malè, Levico, Arco, Tione e Castello di Fiemme. 

Fortunato Depero aveva aderito alla corrente del Futurismo, realizzava quindi le sue opere pensando al futuro e dipingeva la realtà utilizzando le forme geometriche. Osservando il motociclista che è presente in un pannello della sala si ha l’impressione che Depero volesse rappresentare sia gli effetti della velocità che quelli dei suoni. Guardando la direzione delle linee disegnate sui pannelli, sembra di sentire il rombo del motore ed anche i rintocchi della campana di Rovereto.

Prima di concludere il nostro incontro, abbiamo guardato alcuni quadri del signor Romano Sevignani, bisnonno del nostro compagno Thomas ed allievo di Fortunato Depero. Quando l’artista partì per l’America invitò Romano a seguirlo, ma questi rimase in Trentino e così le strade dei due si divisero.

Questa lezione smart ci ha permesso di conoscere meglio alcuni aspetti della nostra regione e ci ha fatto capire che la politica non è una cosa strana e lontana; in realtà la esercitiamo tutti i giorni quando tra noi discutiamo, ci confrontiamo e cerchiamo di trovare soluzioni. Ringraziamo così i nostri esperti e il Presidente Kaswalder per averci coinvolti in quest’esperienza che ci ha fatto diventare un po’ più grandi.

QUI alcune foto di questa esperienza.

Classe V A – SP Vezzano

Alessandro, Emma, Gemma, Giulia, Karen, Leonardo, Lorenzo, Marco, Matilde, Navraj, Nicoletta, Rocco, Sara, Sebastian, Thomas.