Alla scoperta del nostro territorio

Questo edificio sacro è stato dedicato a S.Udalrico, vescovo e confessore, che secondo una leggenda morì nel 993 d.C. a Lavis.

Il nucleo originario risale probabilmente al XII secolo. La struttura romanica, ampliata nel corso del XVI secolo, è a pianta rettangolare. L’interno, a navata unica, è concluso da un’abside semicircolare. L’attuale stato architettonico della chiesetta è stato modificato nel corso dei secoli. Il pronao annesso alla facciata principale, venne abbattuto all’inizio degli anni 60, mentre venivano eseguiti i lavori per la realizzazione dell’attuale strada provinciale.

Nell’abside si possono ammirare gli affreschi di Simone Baschenis (1547 circa) che ritraggono al centro la Madonna con in braccio Gesù Bambino, che tiene in mano un cardellino. Il nome dell’uccellino deriva dal latino cardus, il cardo, perché lui è ghiotto di questi semi. Le  foglie spinose del cardo simboleggiano la passione. Una leggenda narra che il cardellino si fosse messo ad estrarre le spine dalla corona di Cristo crocifisso. Si macchiò con una goccia del suo sangue e per questo è rimasta sul suo capo una macchia rossa.

Alla sinistra l’immagine di S. Udalrico accanto a S. Giovanni Battista. Alla destra troviamo i santi Pietro e Antonio Abate. Alle spalle dei Santi e della Madonna intravediamo la riproduzione del paesaggio allora esistente. L’arco dell’abside riporta (dal centro verso destra) immagini di S. Matteo e S. Marco evangelisti, S. Girolamo e S. Agostino; l’altra metà dell’arco (dal centro verso sinistra) S. Giovanni e S. Luca evangelisti e i santi Gregorio e Ambrogio.

Gli alunni del gruppo opzionale di fotografia – SSPG Cavedine